Riqualificazione dell'area portuale e del waterfront di Fano: studi preliminari.

La prima notizia sui traffici marittimi diretti a Fano risale a circa il 9 a.C.: l’architetto Vitruvio ci informa che il legno di lance veniva trasportato per mare da Ravenna nella colonia di Fano, di Pesaro, di Ancona (De Archit. II, IX).

Dal XII secolo Venezia ebbe rapporti con il porto di Fano. Porto che fu rifatto nel 1616, sotto papa Paolo V Borghese (Darsena Borghese), e ampliato nell'Ottocento. Grazie a questo intervento si è attuata la suddivisione dell'ambito portuale in tre diverse aree funzionali dedicate alla attività della pesca, alla cantieristica e al diporto. Inoltre sono state realizzate consistenti aree a terra.

E’ la terza città per popolazione nella regione Marche, dopo Ancona e Pesaro; è circondata a nord-ovest dalle colline che degradano dolcemente in prossimità del torrente Arzilla. La città risulta, seppur lievemente, sopraelevata rispetto al livello del mare (Arco di Augusto altitudine 17 m ).

Il litorale si suddivide in Lido e Sassonia, entrambi con coste basse e sabbiose. A sud è presente la cosiddetta "Piana del Metauro", una delle poche aree pianeggianti delle Marche, che si espande anche all'interno per alcuni kilometri. La costa meridionale si suddivide in Torrette, Ponte Sasso e Metaurilia, quest'ultima fondata dopo un'opera di bonifica del territorio nel 1938, arrivando a comprendere anche parte dell'abitato di Marotta.

In senso trasversale, fin dall'antichità, la città di Fano è stata collegata a Roma attraverso una delle più celebri strade consolari: la via Flaminia. 

La nuova darsena per la cantieristica e la pesca con il porto turistico:

Questa nuova darsena copre uno specchio acqueo di superficie pari a 22.000 mq. sul quale insistono banchine per una lunghezza complessiva di circa 550 metri. Vi possono ormeggiare 91 imbarcazioni, n. 20 da 28 metri di lunghezza e n. 71 da 18 metri.

Marina dei Cesari occupa uno specchio acqueo di circa 59 mila metri quadri con una profondità costante di 3,5 metri. L' accesso avviene con una bocca di 45m . Per l' ormeggio vi sono due banchine principali, una di 410 metri e l' altra di 296, alle quali fanno capo 15 pontili galleggianti. All'interno di essa trovano posto 500 natanti di dimensioni variabili dai 6 ai 30 metri. All'imboccatura della darsena è prevista la banchina carburanti. Inoltre a terra è previsto un centro nautico con uffici amministrativi e servizi commerciali (bar, ristorante, hotel, bancomat, minimarket, servizi igienici) nonché parcheggi e rimessaggio, sufficienti a rispondere alle esigenze più immediate del diportista.